Un borghese piccolo piccolo

di Marco Scudieri

UN BORGEHESE PICCOLO PICCOLO

Lo spettacolo” Un borghese piccolo piccolo” tratto dal romanzo omonimo di Vincenzo Cerami, già portato al cinema nel 1977 per la regia di Mario Monicelli e l’interpretazione di Alberto Sordi con gran successo di critica e di pubblico, è qui portato in scena dal regista Roberto Quagliano con protagonista Massimo Dapporto. La storia racconta di un uomo Giovanni Vivaldi, impiegato in un ministero, che dopo quarant’anni di servizio, prima di andare in pensione, vuole inserire suo figlio Mario per continuare il suo stesso lavoro per dargli un avvenire. Il padre è pronto a tutto pur di sistemare il figlio anche ad iscriversi alla massoneria consigliato dal suo capoufficio il dottor Spaziani. Questi, una volta iniziato come massone, avrà la possibilità di aiutare il figlio in un concorso pubblico, ma il giorno dell’esame Mario verrà ucciso durante una rapina mentre i due si recavano alla sede del concorso.

L’avvenimento sconvolge la vita dell’uomo che diventa a sua volta un assassino perchè dopo aver rintracciato il rapinatore lo colpisce con un crick facendolo poi prigioniero e torturandolo fino alla morte. La madre distrutta dal dolore cadrà prima vittima di una paralisi su di una sedia a rotelle per poi assistere impotente alla morte anche dell’assassino del figlio. Lo spettacolo vede sulla scena solo cinque attori con Massimo Dapporto nel ruolo del padre, Susanna Marcomeni nel ruolo della moglie,Roberto D’Alessandro, Matteo Francomano e Davide Srava nei ruoli del capoufficio Spaziani, del figlio e dell’assassino. Ben ricostruiti gli ambienti di casa Vivaldi, del ministero e della loggia massonica. Dapporto offre una delle sue migliori interpretazioni dando a Vivaldi una sua chiave tragicomica diversa da quella di Alberto Sordi nel noto film, ma altrettanto riuscita così come anche Roberto D’Alessandro riesce nella sua interpretazione grottesca a non far rimpiangere Romolo Valli.

Le musiche del premio Oscar Nicola Piovani sono ben inserite all’interno dello spettacolo e malinconicamente accompagnano il protagonista in questa vicenda che parte come una commedia per poi trasformarsi in tragedia. Interessante come viene rappresentato l’omicidio del figlio di Vivaldi, anche il successivo pedinamento del padre all’assassino o la scena del cimitero tutta incentrata sulle espressioni di Dapporto che riesce molto bene a rendere i vari stati dell’animo dell’uomo prima addolorato, poi furente per una voglia di vendetta ed infine sadico verso il giovane assassino. Uno spettacolo interessante e da vedere sia per chi non conosce il romanzo e il relativo film che per chi invece li conosce ed apprezzerà alcune diverse sfumature. “Un borghese piccolo piccolo” è una critica acuta alla società italiana, mettendo in luce la mancanza di solidarietà e compassione tra le persone. Offre una visione spietata e cruda della realtà,ma riesce anche a toccare le corde emotive dello spettatore.