XX edizione del Premio Massimo Troisi, pubblicato il bando del concorso

 

Continua la sinergia tra il Master di II livello in Drammaturgia e cinematografia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, coordinato da Pasquale Sabbatino, e il Premio Massimo Troisi – Comune di San Giorgio a Cremano. È fissato, infatti, per l’11 dicembre 2020 il termine ultimo per presentare la propria candidatura di partecipazione alla sezione del Premio riservata al “Migliore testo teatrale, sceneggiatura cinematografica e scrittura seriale di fiction televisive”. La giuria tecnica di tale sezione è presieduta, nello specifico, da Pasquale Sabbatino e composta da cinque docenti del Comitato Scientifico del Master in Drammaturgia e cinematografia dell’ateneo federiciano.

Prestigioso osservatorio sulla comicità giunto alla sua XX edizione, il Premio Massimo Troisi 2020 quest’anno si svolgerà nell’ultima decade di dicembre con l’obiettivo di valorizzare la figura e l’opera del poliedrico autore, regista ed attore sangiorgese nel ventiseiesimo anno della sua scomparsa. La kermesse darà la possibilità a talenti emergenti di concorrere ad ambiti premi e riconoscimenti con l’obiettivo di consegnare a studenti e studiosi, appassionati e addetti ai lavori, l’immagine inedita di un Troisi vivo e prolifico. 

«Da anni il Master in Drammaturgia e cinematografia – afferma Vincenzo Caputo, membro del Comitato Scientifico del Master – forma esperti di drammaturgia, curatori di testi scenici, autori e critici teatrali. A questo fine, nello stesso tempo, mira il Premio Massimo Troisi con la scelta coraggiosa e meritoria di assegnare ben due borse di studio ad autori emergenti. Valorizzare la scrittura delle giovani generazioni è, quindi, l’obiettivo principale di un Premio, il quale intende riconfermarsi come un importante appuntamento culturale ed artistico per la città».

La sezione “Testi teatrali, sceneggiature cinematografiche e scritture seriali di fiction televisive” prevede, infatti, l’assegnazione di due borse di studio ad “Autori emergenti” e l’assegnazione di un “Premio speciale” della Giuria tecnica, il quale lo scorso anno è stato conferito a Ippolita Di Majo (autrice con Mario Martone della sceneggiatura del Sindaco del Rione Sanità, 2019; di Capri revolution, 2018; del Giovane favoloso, 2014). Le due borse di studio sono riservate a opere inedite o edite nell’ultimo quinquennio, mentre il Premio Speciale della Giuria è riservato, invece, all’autore/autrice che, secondo la giuria tecnica e a suo insindacabile giudizio, si è distinto nel lavoro teatrale, cinematografico e/o televisivo nell’ultimo triennio.

Le opere, che intendono concorrere per i due premi Autore Emergente, dovranno essere inviate, in n. 5 copie, per Posta (farà fede il timbro postale), tramite spedizioniere o corriere, o a mano al Protocollo Generale del Comune di San Giorgio a Cremano – P.zza Carlo di Borbone II, n.10 80046 San Giorgio a Cremano.

Dialoghi su cinema e teatro

 

Si è tenuto il 15 dicembre in modalità telematica il Seminario di Studi Dialoghi su teatro e cinema. Il Seminario rientra tra le attività del Master di II livello in Drammaturgia e cinematografia, il cui bando relativo al nuovo ciclo è in uscita nei prossimi giorni.

Al centro della mattinata due artisti ormai alla ribalta dello scenario teatrale e cinematografico sia nazionale che internazionale. Arturo Muselli, uno dei protagonisti della serie Gomorra nei panni di “Enzo Sangue Blu”, e Adriano Pantaleo, recentemente interprete di Tommasino nel remake di Natale in casa Cupiello di Edoardo De Angelis, dialogheranno con Pasquale Sabbatino e Vincenzo Caputo, membro del comitato scientifico del Master. Sarà l’occasione per aprire una riflessione sulle condizioni del teatro e del cinema in questi difficili tempi pandemici e sulle motivazioni che possono oggi spingere giovani professionisti a lavorare nell’ambito del primo e del secondo.

«Da anni i nostri corsi – dichiara Pasquale Sabbatino, coordinatore del Master – rispondono alla domanda di alta formazione professionale di esperti nei settori della critica teatrale e cinematografica e delle scritture per la scena, in grado di operare nel campo editoriale, televisivo, multimediale, organizzativo, museale, cinetecario. Il Seminario vuole mettere in evidenza le specificità di queste professioni e dare spazio alle ricerche e agli studi nati in seno al ciclo appena concluso».

Sono seguito gli interventi di coloro che hanno conseguito il titolo durante lo scorso ciclo del Master (Luisa Bellotti, Daniela Campana, Francesca Myriam Chiatto, Danila Conte, Alejandro De Marzo, Rosanna Fontanarosa, Rossella Iodici, Emmanuele Paudice, Roberta Verde). Hanno presentato le loro ricerche sul teatro, le quali spaziano dalla filologia alla storia del primo e del secondo Novecento, dai legami tra le forme letteraria (novellistica e drammaturgia) ai rapporti tra teatro e cinema, dalla dimensione didattica (si veda l’intervento di Annalisa Castellitti) alla scrittura della lunga serialità televisiva (si veda il contributo di Bernardina Moriconi). Dialogheranno con loro i docenti del Master Giuseppina Scognamiglio (Università degli Studi di Napoli Federico II), Giulia Tellini (Università degli Studi di Firenze) in un fecondo scambio di idee e riflessioni tra giovani studiosi ed esperti del settore.

Alessandro Preziosi e Antonio Capuano al Festival Campus

 

Riprende con "Festival Campus. Dal testo alla scena", la collaborazione tra il Master in Drammaturgia e Cinematografia, coordinato da Pasquale Sabbatino presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Ateneo federiciano, e il Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Luigi Grispello. Protagonisti dell'incontro, mercoledì 17 maggio (alle ore 11, presso l'Aula Magna Piovani dell'Università degli Studi di Napoli Federico II in via Porta di Massa 1), il regista Antonio Capuano e l'attore Alessandro Preziosi, impegnati con due anteprime assolute nella decima edizione del NTFI2017.

Capuano propone la regia e la riscrittura di "Le serve", un atto unico di Jean Genet del 1946, mentre Preziosi è il protagonista di "Vincent Van Gogh. L'odore assordante del bianco" di Stefano Massini per regia Alessandro Maggi.

In occasione dell'incontro, sarà presentata agli studenti la decima edizione della manifestazione, le sue peculiarità e l'intero progetto culturale. I lavori, aperti dai saluti di Gaetano Manfredi (Rettore della Federico II), Arturo De Vivo (Prorettore), Edoardo Massimilla (Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici), saranno introdotti dalla regista Nadia Baldi, consulente della direzione artistica del festival, e da Pasquale Sabbatino, con la partecipazione di Francesco De Cristofaro. Anche quest'anno, per tutti gli spettacoli in programma, gli specializzandi del Master, in qualità di critici teatrali, saranno impegnati nella realizzazione di un "diario di bordo critico", quale occasione di formazione culturale e professionale, ospitato sul sito ufficiale del NTFI in un blog dedicato.

«Questo nuovo incontro – sottolinea Nadia Baldi –  riafferma il carattere di ricerca viva sul territorio che è proprio del Festival, e si inserisce anch'esso in una dimensione laboratoriale, che favorirà il coinvolgimento attivo degli studenti, alimentando la consapevolezza generale circa il lavoro teatrale come alto artigianato e la riflessione critica sulle tematiche riguardanti il testo scenico e il rapporto tra la scena e la scrittura».

«Il Festival e l'Ateneo federiciano – dichiara Pasquale Sabbatino – hanno sempre costruito un rapporto di proficua collaborazione, lavorando di volta in volta intorno alla scrittura per la scena e alla rappresentazione teatrale, dialogando con autori, registi e attori, interrogandosi sulla funzione della critica. L'obiettivo primario del Master di formare la nuova generazione di drammaturghi e critici passa necessariamente attraverso il duplice e dinamico passaggio del teatro senza sipario dentro le aule universitarie e l'auspicabile e stimolante frequentazione delle sale teatrali da parte degli studenti e delle nuove generazioni. Una sfida per costruire nel presente il futuro del teatro e della ricerca».

‘La costruzione di una fine’. Seminario con Maurizio de Giovanni

 

Sulla scia del successo riscosso dai precedenti cicli seminariali con Maurizio de Giovanni (visionabili sul sito www.dol.unina.it), F2 Cultura propone un nuovo appuntamento con lo scrittore. L'incontro, dal titolo "La costruzione di una fine", si terrà giovedì 12 dicembre 2019 alle 12 presso l'Aula Magna del Liceo Statale Genovesi e vedrà come di consueto la partecipazione attiva di giovani studenti, interlocutori privilegiati di tale iniziativa.

L'evento, aperto dai saluti di Arturo De Vivo, Prorettore dell'Università di Napoli Federico II, Vittorio Delle Donne, Dirigente scolastico del Liceo Genovesi e Maria Filippone, Presidente dell'Associazione Amici del Liceo Genovesi, sarà introdotto da Pasquale Sabbatino, Docente di Letteratura Italiana e Coordinatore del Master in Drammaturgia e Cinematografia. Maurizio de Giovanni proporrà, in forma laboratoriale, alcune riflessioni sulle strategie narrative del dodicesimo e ultimo romanzo della serie dedicata al commissario Ricciardi, "Il pianto dell'Alba" (2019).

Già sede di "Raccontare il lato oscuro dell'anima camminando in città. Seminario sulla scrittura di noir e gialli""Le mille forme del raccontare contemporaneo" e "La storia e la città tra parole e immagini", lo storico Liceo Genovesi si rinnova come luogo aperto al racconto della città e alla città del racconto. «L'incontro con Maurizio De Giovanni – ha dichiarato Vittorio Delle Donne – rappresenta per noi l'occasione per ribadire la volontà del Liceo Genovesi di rafforzare i vincoli che lo legano alla città, al suo cuore antico, al prestigioso ateneo federiciano. Nella monumentale sala dell'Oratorio dei Nobili, avremo l'onore di vedere accanto a noi, da un lato il prof. Arturo De Vivo, il prorettore della Federico II, l'Ateneo che è la naturale meta di approdo per gran parte dei nostri studenti; dall'altro, Maurizio De Giovanni, autore meritamente assurto a fama internazionale, che con la potente delicatezza della sua arte narrativa ha contribuito a dare nuovo lustro alla città di Napoli».

Con un colpo di scena struggente il commissario Ricciardi chiude il suo ciclo. «Maurizio de Giovanni ritorna al Genovesi – afferma Maria Filippone – per parlare con la città e, in particolare, con i giovani dell'ultimo romanzo della saga del commissario Ricciardi. Sarà sicuramente un incontro emozionante: Maurizio sa parlare ai giovani e noi ci auguriamo che il  suo intervento possa ulteriormente favorire l'avvicinamento alla lettura. Un ringraziamento all'Ateneo federiciano, al prof. Sabbatino, al liceo Genovesi e al preside Delle Donne».

Il commissario Ricciardi viene collocato dalla critica internazionale «in una genealogia prestigiosa, spiega Pasquale Sabbatino, dove troviamo Montalbano, il commissario di Camilleri che da oltre vent'anni svolge il suo lavoro nella mitica Vigata, e Jean-Baptiste Adamsberg di Fred Vargas, che indaga a Parigi. E, insieme, Montalbano, Adamsberg e Ricciardi riprendono il commissario Maigret, il grande modello creato da Simenon, di cui sono discendenti, ma ciascuno lo sviluppa in modo autonomo e peronale».

“Eduardo De Filippo e il teatro del mondo”

Per onorare Eduardo De Filippo, ricordandolo a trent'anni dalla sua scomparsa, si terrà il 23 (alle 10.15) e 24 ottobre 2014 (alle 9.30) il convegno internazionale "Eduardo De Filippo e il teatro del mondo" nella sede dell'Università Federico II di Napoli (aula Pessina - Corso Umberto I, 40), per iniziativa del Forum Universale delle Culture, dello stesso Ateneo federiciano, del Master in Drammaturgia e Cinematografia e dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito al convegno internazionale "Eduardo De Filippo e il teatro del mondo" una propria medaglia di rappresentanza.

Studiosi e professionisti del mondo teatrale di rilievo internazionale partecipano alle due giornate di studio con una pluralità di contributi che mirano, da angolazioni diverse, a mettere in una nuova luce la continuità della lezione eduardiana nella cultura italiana e internazionale. Il convegno si rivolge a tutti coloro che hanno interesse e passione per teatro, e soprattutto si rivolge ai giovani. Aprirà i lavori Luca De Filippo con Pasquale Sabbatino, organizzatore del convegno; seguiranno poi gli interventi di professori delle Università di Georgetown, Strathclyde, Lugano, Bologna, Cassino, Firenze, Roma, Venezia e Napoli che si alterneranno con attori eduardiani come Mariano Rigillo, registi come Francesco Saponaro, scrittori e giornalisti.

Tre i temi principali che si svilupperanno nelle relazioni: il primo è l'opera di Eduardo come teatro del mondo, ovvero come il suo racconto di Napoli sia il racconto dell'uomo del Novecento e dunque linguaggio universale. Il secondo tema è la traduzione linguistica e culturale del teatro di Eduardo, con una disamina degli aspetti teorici e delle traduzioni di Eduardo nelle diverse lingue. Il terzo tema è centrato sul complesso rapporto di rielaborazione della drammaturgia eduardiana nel teatro di oggi e nella narrativa. Quest'ultimo tema ha motivato anche la realizzazione del libro Scrittori per Eduardo, a cura di Patricia Bianchi, edito dalla ESI, Napoli, con il contributo del Forum Universale delle culture. Il volume, di cui si discuterà nella tavola rotonda del 24 alle 16, raccoglie testi narrativi e teatrali inediti, generati da un'ideale dialogo con l'opera di Eduardo, recepita come classico della contemporaneità; scrivono per Eduardo Peppe Barra, Maricla Boggio, Fortunato Calvino, Vincenzo Caputo, Antonella Cilento, Antonella del Giudice, Angela Di Maso, Paolo Di Paolo, Pino Imperatore, Giovanni Maddaloni, Wanda Marasco, Michela Monferrini, Giuseppe Montesano, Silvio Perrella, Arnolfo Petri, Giuseppe Pompameo, Guido Pugliese, Marcello Sabbatino, Edoardo Sant'Elia, Angela Villa, Nando Vitali. Ma il contributo degli autori contemporanei si estende anche alle relazioni: Maurizio De Giovanni, scrittore di grande successo e popolarità, ha infatti immaginato, nella sua relazione-racconto Il commissario Ricciardi sulle tracce di Eduardo.

Nel corso della tavola rotonda del giorno 23 si discuterà di altri due volumi freschi di stampa: il primo è Gli Scarpetta e i De Filippo: una famiglia di artisti, a cura di Giuseppina Scognamiglio e Pasquale Sabbatino (ESI, Napoli) raccolta di saggi sulla famiglia teatrale forse più famosa in Europa; il secondo libro, Eduardo. Dizionario dei personaggi, a cura di Patricia Bianchi e Nicola De Blasi (Osanna, Venosa) raccoglie la schedatura di tutti i personaggi eduardiani e la sintesi delle commedie, offrendo per la prima volta un repertorio di consultazione e divulgazione.Eduardo e il teatro del mondo porta a conclusione Eduardiana, articolato ciclo di incontri e studi sul drammaturgo e attore napoletano, iniziato dal scorso maggio sotto l'egida del Forum Universale delle Culture e aperto col convegno Eduardo De Filippo tra testo e scena.

«È stato un percorso entusiasmante – commenta il curatore del ciclo Pasquale Sabbatino, coordinatore del Master in Drammaturgia e Cinematografia presso la Università Federico II – che in questo capitolo finale ci porterà a ridisegnare la geografia e la storia delle traduzioni di Eduardo nel mondo, dall'Europa all'America, dall'Africa all'Oriente, aprendo in modo pionieristico il capitolo del dialogo tra il grande teatro italiano e le culture del pianeta. Inoltre documenteremo per la prima volta che dalla scrittura teatrale di Eduardo nascono nuove scritture, narrative, poetiche e teatrali. Il bozzetto di Lello Esposito, con le lettere rosse della forza e della passione di Eduardo sovrapposte ai numerosi colori degli altri scrittori, interpreta la dinamica del classico che diventa contemporaneo, della tradizione che vive nel presente, in un gioco di identità e metamorfosi. Infine focalizzeremo l'impegno civile di Eduardo per il recupero e la rieducazione dei ragazzi a rischio. Un impegno che è per noi tutti un'eredità, di cui dobbiamo farci carico, in una società che è cambiata con l'immigrazione dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo».

Enzo Striano. Il lavoro di uno scrittore tra editi e inediti

 

Promossa dal Dipartimento di Filologia Moderna "Salvatore Battaglia", della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Federico II, dal Master di II livello in Letteratura, Scrittura e critica teatrale, dal Polo delle Scienze Umane e Sociali, con il patrocinio della Regione Campania (Assessorato alla Istruzione e Formazione; Assessorato all'Università Ricerca scientifica) e con il contributo dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e delle Edizioni Scientifiche Italianelunedì, 28 aprile 2008, dalle 9,00 nell'aula Pessina dell'Edificio Centrale di corso Umberto, I, si terrà una giornata di studi dedicata allo scrittore Enzo Striano e alla sua produzione letteraria, edita ed inedita.

I lavori si apriranno con il saluto di Guido Trombetti, Rettore dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II"; di Nicola Mazzocca, Assessore all'Università e Ricerca Scientifica della Regione Campania; di Massimo Marrelli, Presidente del polo di Scienze Umane e Sociali; di Eugenio Mazzarella, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia; di Pasquale Sabbatino, Direttore del Dipartimento di Filologia moderna.

Seguiranno gli interventi di Silvio PerrellaGeneroso PiconeFrancesco DuranteMatteo PalumboFrancesco D'EpiscopoToni IermanoStefano ManferlottiGiuseppina ScognamiglioFrancesco De CristofaroPasquale SabbatinoPatricia BianchiApollonia Striano.

Nella sessione pomeridiana sarà presentata la piéce inedita "Quel Giuda nominato Trotskj", di cui Toni Servillo leggerà alcuni brani.
Terminata alla fine degli anni Settanta, "Quel Giuda nominato Trotskj" viene inviata inedita al premio Vallecorsi-Pistoia.

Il testo, giudicato da una commissione composta di Daniele D'AnzaDiego FabbriNando GazzoloCarlo Maria PensaValeria MoriconiFabrizio RavanelliRiccardo RangoniLuigi Squarzina, ottiene una particolare segnalazione e arriva finalista alla premiazione del maggio del 1980. Nonostante questo significativo consenso, non è mai stato pubblicato, né portato in scena.Per iniziativa del professore Pasquale Sabbatino, "Quel Giuda nominato Trostkj" apparirà sul prossimo numero della "Rivista di letteratura teatrale".

In conclusione dei lavori vi sarà una tavola rotonda sul tema "Il resto di niente": dal romanzo al cinema, cui parteciperanno la regista Antonietta De LilloValerio Caprara e Pasquale Iaccio.  (o.p.)