Convegno “SCRITTRICI DI TEATRO” (13-14 maggio 2019)

Dal Cinquecento ai giorni nostri, dal panorama italiano a quello internazionale, la drammaturgia al femminile è presenza importante, per modi e fini della scrittura, all’interno della nostra tradizione letteraria e culturale. Un filo rosso unisce autrici diverse per tempi, formazione e contesti. Questi aspetti, non sempre – a dire il vero – indagati con l’attenzione che meritano, saranno al centro di una manifestazione dedicata appunto a “Scrittici di teatro”.

Dialogheranno docenti universitari e giovani studiosi con importanti personalità dell’attuale panorama teatrale e cinematografico come Cristina Comencini ("Cinema, letteratura, teatro: drammaturgia a confronto") e Maurizio de Giovanni ("Dal romanzo al palcoscenico"). La due giorni, promossa dall’Ateneo federiciano e dall’Università degli Studi di Firenze, si terrà il 13 e 14 maggio 2019, a partire dalle ore 10, presso la Sala dei Convegni del Palazzo degli Uffici (primo giorno) e presso l’aula Pessina dell’Edificio centrale (secondo giorno).

I lavori saranno aperti dai saluti di Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Arturo De Vivo, Prorettore dell’Università federiciana, Edoardo Massimilla, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II e Anna Nazzoli, Direttore del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze.

Il convegno “Scrittrici di teatro” nasce dall’intento di focalizzare l’attenzione storico-critica su quelle donne, che con la loro produzione teatrale hanno attraversato i secoli e hanno tracciato sentieri significativi, spesso poco noti al pubblico, nel panorama artistico e culturale nazionale ed europeo.

Isabella Andreini, Diodata Saluzzo, Elisabetta Caminer, Anna Maria Ortese, Franca Valeri, Fabrizia Ramondino ed Emma Dante saranno le protagoniste della prima giornata di studi negli interventi di Matteo Palumbo (Il teatro di Emma Dante: ‘Bestie in scena’), Beatrice Alfonzetti (Autobiografie teatrali al femminile. Franca Valeri, Franca Rame), Pasquale Sabbatino (‘Il vento passa’. Il «dramma-poema» di Anna Maria Ortese), Daniela De Liso (Isabella e la sua ‘Pazzia’. La Andreini tra i Gelosi), Piermario Vescovo (Donne sulla scena veneziana di metà Settecento. Composizione, concertazione, scrittura), Fabrizio Coscia («Terremoto con madre e figlia»: la scrittura anti-teatrale di Frabrizia Ramondino), Roberta Turchi (Le raccolte per la scena di Elisabetta Caminer) e Clara Allasia (A proposito di Franca Rame).

Si proseguirà martedì 14 maggio con le relazioni di Giulia Tellini (Anna Bonacci e il ‘Giudizio Universale’), Maria Muscariello (La ‘Grande Guerra’ in scena: ‘l’invasore’ di Annie Vivanti), Assunta De Crescenzo (L’ossimorica realtà dell’agone: ‘La serata a Colono’ di Elsa Morante), Edoardo Sant’Elia (Schiaffi, menzogne, lacrime: l’educazione sentimentale secondo Titina De Filippo), Giuseppina Scognamiglio (‘Sarà stato Giovannino’, da una richiesta sagace di Eduardo De Filippo a Paola Riccora: «voglio ‘na commedia, donna Paola») e Lorenza Cuomo (‘Ti ho sposato per allegria’ dalla pièce al grande schermo), che focalizzeranno l’attenzione sulle figure di Annie Vivanti, Anna Bonacci, Elsa Morante, Titina De Filippo, Paola Riccora e Natalia Ginzburg.

Alle varie sessioni, presiedute da Franco Contorbia, Andrea Mazzucchi e Simone Magherini, seguirà un dibattito con gli studenti dell’Ateneo e con gli specializzandi del Master di II livello in Drammaturgia e cinematografia. Sarà l’occasione per ripensare la nostra tradizione drammaturgica e riflettere, nello specifico, sul contributo fondamentale che a essa hanno dato le “scrittrici di teatro”.

Ingresso libero. 

Al via l’edizione del Master 2018-2019

Riparte il Master di II livello in Drammaturgia e Cinematografia, coordinato da Pasquale Sabbatino e afferente al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. La scadenza per la presentazione delle domande di ammissione è il 15 marzo 2019Tra i membri del Comitato Scientifico del Master, composto da docenti esperti nei diversi ambiti disciplinari (Giancarlo AlfanoPatricia BianchiFrancesco de CristofaroAnna MasecchiaMatteo Palumbo), ci sono il Maestro Peppe Barra, al quale è stato conferito il Master honoris causa, e Maurizio de Giovanni, protagonista nelle precedenti edizioni di diversi cicli seminariali promossi dall’Ateneo in sinergia con il Liceo Genovesi di Napoli.

Il corso ha la durata di un anno e prevede didattica frontale e teleimpartita, laboratori e tirocini formativi, cicli seminariali e lezioni su critica teatrale e cinematografica; teatro italiano ed europeo; storia del cinema; cinema e letteratura; scrittura e tipologie testuali per lo spettacolo e il giornalismo, sceneggiatura e cortometraggio; public speaking  e video editing. Le attività sono finalizzate alla formazione professionale di esperti nei settori della critica teatrale e cinematografica nonché delle scritture per la scena. Obiettivi perseguiti attraverso approfondimenti e incontri con personalità del mondo dello spettacolo, come è già accaduto con Lucio AlloccaPeppe BarraAntonio CapuanoFortunato CerlinoMarcello CotugnoLuca De FilippoMaurizio de GiovanniMario GelardiPino ImperatorePeppe LanzettaMario MartoneArturo MuselliAlessandro PreziosiMariano Rigillo e Francesco Saponaro.

Il Master offre agli iscritti l’opportunità di sperimentare sul campo le conoscenze acquisite. Pertanto gli specializzandi del Master, in qualità di critici teatrali, collaborano già da tempo con Napoli Teatro Festival Italia, pubblicando un “diario di bordo critico” ospitato sul sito ufficiale dell’istituzione culturale (www.napoliteatrofestival.it/blog/). Inoltre assistono alle attività dei teatri campani con accessi speciali alle prove generali e alle fasi di preparazione e produzione di “Un Posto al Sole” nella sede della Rai di Napoli. Tra le numerose opportunità rientrano la partecipazione a Futuro Remoto, al Congresso Nazionale degli Italianisti (panel Scritture per la scena tra teatro e cinema), al concorso internazionale “Prix Italia”, organizzato dalla Rai, alle rassegna cinematografiche “Napoli Film Festival” e “Venezia a Napoli”, al Premio Napoli e alla quinta edizione di “Una Giornata Leggend…aria”.

Gli studenti del master si misurano anche con la realizzazione di testi teatrali e documentari. I testi (“Un minuto di silenzio”, “Vite imperfette”, “Pagine nere”, “Passaggi obbligati”, “Ognuno nemico dell’altro”, “L’amore molesto”, “Vite deragliate” e “Macimbù”) prodotti finora dai corsisti nei laboratori di drammaturgia e scrittura creativa, guidati nel corso degli anni da Manlio SantanelliFortunato Calvino e Vincenzo Caputo, hanno riscosso successo in palcoscenico  o sono stati insigniti di premi o sono stati pubblicati tra le Nuove Proposte di Drammaturgia. Gli elaborati realizzati durante i seminari di critica teatrale e cinematografica, ritenuti originali dal Consiglio di Master, sono apparsi in collane editoriali specifiche e nella “Rivista di letteratura teatrale” (www.italinemo.it). Testi come “L’opera che Troisi non ha scritto” e “Il mare sa aspettare”, nati in seno al Master, si sono aggiudicati il Premio Concetta Barra-Isola di Procida e il Premio Annibale Ruccello-Castellammare di Stabia, nelle rispettive sezioni dell’Autore Esordiente, mentre il documentario dal titolo “Supereroi: il mestiere di salvare il mondo” è stato presentato in diverse manifestazioni.

L’attività di formazione professionale prevede, inoltre, la collaborazione dei corsisti al Giornale del Master (www.drammaturgiacinematografia.unina.it) e in particolare a due progetti che, realizzati nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo federiciano, dialogano con una rete interuniversitaria: “Biblioteca digitale. Cultura della legalità e rappresentazioni della camorra”  (www.bibliocamorra.altervista.org) e  “Carte d’autore online” (www.cartedautore.it).

Il titolo di studio del Master dà diritto a 3 punti nella graduatoria degli insegnanti.

Per scaricare Bando e Modulistica:

http://www.unina.it/-/18529907-ma_su_drammaturgia-e-cinematografia-2018-2019

 

Reading “Vite deragliate”, a cura degli specializzandi del Master

Mercoledì 12 dicembre 2018, alle ore 16.00, presso l’aula 342 del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo federiciano (via Porta di Massa, 1) si svolgerà il reading teatrale del testo “Vite deragliate”, scritto a più mani dagli specializzandi del Master in “Drammaturgia e Cinematografia, coordinato da Pasquale Sabbatino, nel corso del laboratorio di scrittura creativa condotto da Fortunato Calvino.

L’atto unico, che verrà interpretato per la prima volta da Luigi AndòLaura CascioDomenico DavolosEnrico Morabito, Elena Paoletti Angelo Trifari diretti dallo stesso Calvino, nasce da un esperimento di scrittura condivisa di un testo teatrale inedito all'interno di un percorso di alta formazione professionale, durante il quale gli allievi del Master hanno maturato conoscenza e padronanza delle tecniche di costruzione di un testo teatrale, soffermandosi sulla psicologia dei personaggi, sulla differenza linguistica tra testo teatrale e testo letterario ed infine sulle fasi di montaggio delle scene.

«Cercare una via di uscita - spiegano gli specializzandi del Master - è la reazione a quell’istinto primordiale della sopravvivenza. Può rivelare ciò che non riusciamo a dire neanche a noi stessi, ed allora ci accorgiamo che la paura di non poter uscire da un luogo chiuso non è altro che la claustrofobia delle nostre precarie relazioni che mettono a nudo le nostre fragilità. È una realtà che può toccare chiunque. È la condizione dei cinque passeggeri, che, in seguito ad un incidente avvenuto sui binari di una linea metropolitana napoletana, si ritrovano in una galleria secondaria, appartenente ad una linea ferroviaria in disuso, ma abitata da un tipo non del tutto convenzionale».

Riuscirà ciascun personaggio a trovare la propria “via di uscita”? Questo è l’interrogativo che ha spinto Serena BarbatoMartina BarbieriMichele CarucciLaura Cascio, Domenico DavolosBrigida EspositoFrancesco MainieroEnrico MorabitoGiovanni NegriElena Paoletti e Monica Todino, autori del testo, ad immedesimarsi con chi vaga in attesa di una possibilità di fuga, una probabilità di salvezza che gli consenta di ritornare in superficie e di riappropriarsi nuovamente della propria vita deragliata.

Famiglie d’artisti a Futuro Remoto 2018

“Famiglie d’artisti: generazione e rigenerazioni teatrali a Napoli” è il titolo del reading degli specializzandi del Master in Drammaturgia e Cinematografia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, coordinato da Pasquale Sabbatino, nell’ambito della XXXII edizione di Futuro Remoto.

L’incontro con gli specializzandi è previsto per il 10 novembre, alle ore 13.00, presso la Sala Saffo di Città della Scienza e sarà incentrato su importanti figure della storia del teatro napoletano attraverso letture di testi, anche inediti, e la presentazione di un documentario.

Gli interventi saranno introdotti da Lorenza Cuomo, che illustrerà i motivi per i quali gli specializzandi del Master federiciano hanno scelto di omaggiare in forme diverse la grande tradizione drammaturgica della nostra città. Attraverso le singole analisi e letture, infatti, Napoli si configura come la città, in cui famiglie d’artisti e loro allievi (nuovi e vecchi) hanno dato vita a una storia particolarissima, che non ha pari nella tradizione peninsulare ed europea.

Bianca Brancati e Cristiana Russo si soffermeranno sul commediografo Giacomo Marulli (1822-1883), puntando in particolar modo l’attenzione su due sue lettere. Si narrerà la storia di una sorta di ghostwriter ante litteram, Marulli, che fu promotore di una battaglia per la riforma del teatro dalle pagine del giornale Lo Cuorpo de Napole e lo Sebeto (al giornale è indirizzata la prima epistola letta del 2 febbraio 1862). Successivamente, a causa di una serie di vicissitudini familiari, cadde in disgrazia e fu costretto a scrivere commedie per altri, tra cui Antonio Petito, senza far comparire il suo nome e senza riceverne il giusto riconoscimento. La seconda lettera è indirizzata a Davide Petito, fratello di Antonio: in essa Marulli elemosina un ultimo prestito in cambio di una sua nuova commedia.

Giuseppe Pesce presenterà il suo documentario Il caso Bracco che, attraverso interviste alla nipote di Roberto Bracco (con documenti e  foto di famiglia) e a studiosi, rilancia il dibattito su uno dei più famosi drammaturghi italiani a cavallo tra Otto e Novecento. Pacifista e antimilitarista della prima ora, Bracco fu deputato di opposizione nel 1924. La censura lo ridusse al silenzio e alla miseria e gli intralciò – caso unico nella storia – la via per il Nobel. Roberto Colantonio presenterà Le corna d’oro di Gaspare Di Maio, drammaturgo napoletano, figlio d’arte che poteva vantare collaborazioni teatrali e musicali con Salvatore Di Giacomo. Nel suo intervento dal titolo Le corna d’oro e il fascismo verrà illustrata quest’opera, rimasta inedita, che gli costò l’ostilità da parte del regime e il confino a Trento, dove morì poco dopo, nel 1930.

Monica Todino illustrerà, attraverso un percorso drammaturgico sviluppato a tappe, la figura di Luisa De Filippo, bellissima e sfortunata donna, madre di Eduardo, Peppino e Titina, la quale ha dovuto subire e soprattutto patire tutte le conseguenze dell'aver, involontariamente, stravolto la vita di una delle famiglie più importanti di Napoli. Lo spettacolo si chiuderà con un omaggio a Eduardo De Filippo: la lettura da parte di Giulia Magliacane di una sua poesia, ’O pate. Siamo di fronte a un’opera, che condensa significativamente il senso di riflessione dedicata alle generazioni (e rigenerazioni) del teatro partenopeo.

 

Comunicato stampa: Simone Sormani

Img: Bianca Brancati

Specializzandi del Master in Drammaturgia e cinematografia

Università degli Studi di Napoli Federico II

Il mondo fantastico di Luigi Pirandello

Venerdì 28 settembre 2018 l’isola di Capri ospiterà il convegno internazionale “Il mondo fantastico di Luigi Pirandello”, promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo federiciano.

La giornata di studi (ad ingresso libero) si svolgerà, a partire dalle ore 9, presso il Centro Congressi Villa Orlandi di Anacapri in via Lo Pozzo. Pirandello e il suo mondo, dunque, sarà il tema di un incontro che intende indagare il sistema dei testi pirandelliani ed i percorsi conoscitivi dell’autore. Durante il convegno, introdotto da Guido Trombetti ed Andrea Mazzucchi e presieduto, tra gli altri, da Adriana Mauriello e Anna Nozzoli, interverranno studiosi e docenti universitari.

Ad esplorare i territori privilegiati dell’immaginario pirandelliano si avvincenderanno Franco Contorbia (“Nuove e vecchie carte per Il fu Mattia Pascal”), Matteo Palumbo (“Pirandello e Tozzi”), Giancarlo Alfano (L’umorismo oggettivo e le scelte di Pirandello), Giovanni Maffei (“L’umorismo tra De Roberto e Pirandello”), Federico Bertoni (“Una faccenda pirandelliana. Avventure del personaggio”), Francesco de Cristofaro (“Lo strano caso del rector Unamuno e del signor Pirandello e altro”), Vincenzo Caputo («Dipingere la realtà. Sugli scritti d’arte di Pirandello») e Marcello Sabbatino (“Il caso di Marta Ajala. L’esclusa di Pirandello”). Seguiranno gli interventi pomeridiani di Vicente Gonzáles Martín (“Pirandello nei giornali spagnoli”), Rino Caputo (“«Servetta» e «macchinetta». Pirandello tra Logica e Fantasia”), Piermario Vescovo (“«Già! Come i Comici dell’Arte!». Pirandello, la finzione del ‘soggetto’ e Goldoni”), Antonio Saccone (“«L’immagine che guizza e che scompare»: Pirandello e il cinema”), Anna Masecchia (“Corpi celesti: attori e divi secondo Luigi Pirandello”), Fabrizio Coscia («Pirandello non c’entra niente». Eduardo in cerca d’autore”) e Giuseppe Pesce (“Grande Cinema Pirandello. Appunti per una filmografia”).

«Il titolo dell’incontro – dichiara Matteo Palumbo – delinea la prospettiva con cui si affronta il grande autore. Il suo intero immaginario è messo in gioco e si offre come un ricchissimo campo di analisi. Pirandello non è un solo uno dei grandi romanzieri che hanno  trasformato la storia del romanzo italiano. La sua capacità innovativa si estende alla forma delle novelle, al dramma moderno, ma coinvolge anche la riflessione intorno al cinema e ai principi che ne fanno un'espressione originale. La riflessione su Pirandello riguarda anche l’influsso esercitato su altri autori, che hanno riconosciuto in lui un’autorità esemplare. In ognuno di questi ambiti il confronto con lo scrittore siciliano è ancora aperto. Il convegno intende riflettere intorno ad aspetti della sua opera che restano vivi e che ci permettono di ridiscutere i modi con cui, nel primo trentennio del Novecento, le questioni estetiche sono mutate. Di fatto, dopo Pirandello, niente è rimasto più come prima. La celebre immagine del “buco nel cielo di carta” che egli utilizza nel Fu Mattia Pascal è il segno di una trasformazione che riguarda l’individuo e l'avventura, umana e artistica, della sua condizione copernicana».

E il mondo pirandelliano diventa il nostro mondo, una realtà illusoria e multiforme, dove un luogo o un nome, al di là della sua identità geografica e linguistica, possono significare anche qualcosa d’altro. Un mondo nel quale sulle forme imposte irrompe la vitalità dei sensi e delle emozioni e dove è opportuno non aspettarsi mai soluzioni definitive, ma, piuttosto, prospettive mobili, che di ogni realtà illuminino il lato doppio e complesso.

CONCETTA BARRA AWARDS ISLE of PROCIDA Fifth Edition 7th- 8th September 2018

CONCETTA BARRA AWARDS

ISLE of PROCIDA

Fifth Edition

7th- 8th September 2018

 

PROGRAMME

Saturday, 7th September, 7 p.m.

Piazza dei Martiri

International Roundtable

WOMEN OF THE ITALIAN STAGE AND SCREEN

 

Chair

Massimo Marrelli - University of Naples, Federico II 

Words of Welcome from

Raimondo Ambrosino- Mayor of Procida

Nicola Granito – Councillor for Culture and Major Events, Procida

Teresa Elena Cinquantaquattro – Superintendent for the Archaeological, Artistic and

Natural Heritage of the Metropolitan Area of Naples.

 

Roundtable participants

Peppe Barra

Beatrice Alfonzetti – University of Rome  La Sapienza

Guido Trombetti, Andrea Mazzucchi, Matteo Palumbo, Pasquale Sabbatino - University of Naples Federico II

Pier Mario Vescovo – University of Venice Ca’ Foscari

The evening will close with a concert by the

Isle of Procida Musical Band

Directed by Maestro Francesco Trio

Sunday, 8th September, 6:30 p.m.

Procida Marina

Awards Ceremony

Gaetano Manfredi - Rector of the University of Naples Federico II, will present the ‘Concetta Barra – Isle of Procida Award’ to eight outstanding personalities who have variously distinguished themselves in the field of culture.

The Award Committee, chaired by Massimo Marrelli (University of Naples, Federico II) and composed of Maestro Peppe Barra, Beatrice Alfonzetti (University of Rome La Sapienza), Giulio Baffi (theatre critic), Maurizio de Giovanni  (author), Andrea Mazzucchi, Matteo Palumbo, Pasquale Sabbatino and Guido Trombetti (University of Naples Federico II) and by Pier Mario Vescovo  (University of Venice Ca’ Foscari), has assigned the Concetta Barra Award for 2018 to:

  •          Gigi Proietti (theatrical career)
  •          Marina Confalone (acting)
  •          Enzo Gragnaniello  (music)
  •          Giovanna Marini (traditional folk music)
  •          Silvio Perrella (literature)
  •          Sylvain Bellenger (promotion of cultural heritage)
  •          Paolo Giullerini  (protection of archaeological heritage)
  •          Rocco Barocco (fashion and design)

9:30 p.m.  -  Piazza Marina Grande

Concert - “La Procidana”

with Lalla Esposito (voice), Mario Marone (voice),

Edoardo Puccini (guitar), Marcello Smigliante Gentile (mandolin and mandola)

 

The evening will close with a ‘valediction’ from

Peppe Barra and Enzo Gragnaniello

Le metamorfosi del testo: tradurre e mettere in scena Shakespeare

Riprende la collaborazione tra l'Ateneo federiciano e il NTFI

29 maggio, ore 11.00,

aula DSU 3 - Dipartimento di Studi Umanistici – via Porta di Massa, 1

 

"Le metamorfosi del testo: tradurre e mettere in scena Shakespeare"
Sogno di una notte di mezza estate al Napoli Teatro Festival 2018


approfondimento sulla messa in scena di un'opera teatrale

 

 

Saluti
Arturo De Vivo - Prorettore dell'Università Federico II
Edoardo Massimilla - Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici

 

Intervengono
Ruggero Cappuccio-  direttore artistico del Napoli Teatro Festival Italia
Massimiliano Palmese -  scrittore e traduttore
Luigi Ferrigno - scenografo
Stefano Manferlotti - Università degli Studi di Napoli Federico II
Francesco de Cristofaro - Università degli Studi di Napoli Federico II
Vincenzo Caputo - Università degli Studi di Napoli Federico II

 

Modera
Pasquale Sabbatino coordinatore del

 Master in Drammaturgia e cinematografia

Comunicato stampa

Riprende con il seminario “Le metamorfosi del testo: tradurre e mettere in scena Shakespeare” la pluriennale collaborazione tra il Master in Drammaturgia e Cinematografia, coordinato da Pasquale Sabbatino presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo federiciano, e il Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio. In occasione dell’incontro, che si terrà martedì 29 maggio 2018 (alle ore 11, presso l’aula DSU 3 della Federico II in via Porta di Massa 1), sarà presentata agli studenti l’undicesima edizione della manifestazione, che vedrà anche quest’anno impegnati gli specializzandi del Master.

I lavori, moderati da Pasquale Sabbatino, saranno aperti dai saluti di Arturo De Vivo (Prorettore dell’Ateno federiciano) ed Edoardo Massimilla, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici). Interverranno Ruggero Cappuccio, Massimiliano Palmese, scrittore e traduttore, Luigi Ferrigno, scenografo, Stefano Manferlotti, Francesco de Cristofaro e Vincenzo Caputo, docenti dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

La proficua collaborazione tra l’Ateneo federiciano e il Festival, che si inserisce in una dimensione laboratoriale, promuove il coinvolgimento attivo degli studenti negli spettacoli, privilegiando la riflessione critica sulle tematiche riguardanti il testo scenico e il rapporto tra la scena e la scrittura. Gli specializzandi del Master, in qualità di critici teatrali, saranno impegnati nella realizzazione di un “diario di bordo critico”, quale occasione di approfondimento culturale e professionale, ospitato sul sito ufficiale del NTFI in un blog dedicato.

Gli studenti lavoreranno intorno alla scrittura per la scena e alla rappresentazione teatrale, dialogando con autori, registi e attori, per poi interrogarsi sulla funzione della critica. «L’obiettivo primario del Master di formare la nuova generazione di drammaturghi e critici – sottolinea Sabbatino – passa necessariamente attraverso il duplice e dinamico passaggio del teatro senza sipario dentro le aule universitarie e l’auspicabile e stimolante frequentazione delle sale teatrali da parte degli studenti e delle nuove generazioni. Una sfida per costruire nel presente il futuro del teatro e della ricerca».

“F come…”

Si svolgerà al Vomero venerdì 18 maggio 2018 il momento conclusivo della “Giornata leggend…aria. Libri e lettori per le strade di Napoli” che quest’anno ha come titolo “F come…” e si propone di “istigare” alla lettura su varie tematiche che abbiano un’attinenza con questa lettera. Alla giornata parteciperanno gli specializzandi del Master di II livello in Drammaturgia e cinematografia della Federico II, coordinato da Pasquale Sabbatino.

 

Giunta alla IV edizione, la manifestazione, ch’è organizzata dall’“Associazione Culturale Alberto Mario Moriconi”, si è arricchita quest’anno di eventi e di collaborazioni. Dopo l’esordio a febbraio con la “Giornata Bastarda”, organizzata con l’Università  Federico II e incentrata sulle riscritture in fiction televisiva e fumetti della serie dei Bastardi di Pizzofalcone dello scrittore Maurizio de Giovanni, “Leggend…aria” ha avuto un altro momento significativo  nel quartiere di San Giovanni a Teduccio dove, lo scorso 8 maggio, studenti, ma anche  genitori, si sono esibiti in varie performance  prima nei locali del  Nest- Napoli Teatro Est, poi presso la Fondazione Famiglia di Maria.

Il prossimo 18 maggio sarà dunque il momento culminante della Giornata leggend…aria, che prenderà il via alle 15,45 a via Luca Giordano con una tammurriata a cura del gruppo Danze Popolari Rollin di Cosimo Alberti. Ci sarà poi l’avvio inaugurale presso il Teatro Diana con una lettura teatralizzata a cura degli specializzandi del Master in Drammaturgia e Cinematografia. Toccherà quindi agli studenti di ben undici scuole napoletane esibirsi in via Scarlatti, sguinzagliando anche i propri istigatori alla lettura che intratterranno il pubblico di passanti  con reading e performance su varie tematiche inizianti sempre con la lettera F: Fuoco e fiamme, Follia e fobia, Fiaba e favola, Fantascienza, Furbizia e falsità, Fortuna, Flora e fauna, Fantasy e tanto altro. Contemporaneamente a via Alvino nella sezione F come Fumetto ci saranno le postazioni di fumettisti disegnatori e sceneggiatori di graphic novel a illustrare i propri lavori, mentre alcune modelle della Boutique Geda Napoli gireranno per le vie con abiti che richiamano le tematiche in F di questa edizione.

A partire dalle 18,15 a piazza Fuga in collaborazione con la libreria Iocisto si terrà il momento conclusivo con il reading e  la premiazione della migliore performance realizzata dalle scuole. La giuria sarà composta da Claudio Gubitosi, Direttore del Giffoni Fillm Festival, Giuseppe Gaeta (Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli), dal giornalista Stefano De Stefano, dall’attore Francesco Paolantoni.